Sentire se stessi attraverso gli stereotipi che ho assimilato, consciamente e inconsciamente, non porta a una maggiore consapevolezza delle proprie azioni e considerazioni, e neppure a una relazione con gli altri che sia più diretta ed empatica. 

Ho sentito e percepito che l’empatia non è identificazione con l’altro ma comprensione dell’altro in quanto diverso da me. 
il sentire è sempre mediato da schemi e modelli che distorcono l’oggetto se non diventa un processo costante di avvicinamento attraverso il vuoto. Vuoto che non è il nulla. Vuoto che è consapevolezza dei propri limiti e nello stesso tempo apertura della propria immaginazione al possibile e all’invisibile.