Giornalismo e focalizzazione della fiducia

‘’piuttosto che sottolineare la potenziale vena giornalistica di ciascuno di noi, l’attenzione andrebbe spostata sulle diverse forme di fruizione che stanno modellando variegati (e ancora poco chiari) tipi di consumo partecipativo”.

“La moltiplicazione d’eventi notiziabili e notiziati, l’addensamento di soggetti sociali interessati a fornire una prospettiva, un frame, a ognuno di tali eventi, l’indistinto rumore di fondo che si ingenera come probabile conseguenza sono le caratteristiche principali del nuovo ambiente comunicativo e portano il pubblico a richiedere prese di posizioni, valutazioni, letture preferenziali. Si chiede ai media giornalistici di schierarsi. Una richiesta mai esplicita, perché nel giornalismo continua a prevalere il richiamo formale all’obiettività; ma intuibile nella fidelizzazione dei consumatori, che motivano la fedeltà a una testata più che con attestazioni di credibilità con una stima che potremmo definire “focalizzazione della fiducia”.”
(Carlo Sorrentino)

La relazione di Carlo Sorrentino a Milano il 24 settembre 2010, in versione provvisoria (pdf):
L’equivoco del citizen journalism. Nuove forme di consumo delle informazioni.

Sintesi di Lsdi.it: L’equivoco del citizen journalism e il consumo partecipativo