Appunti di un consumatore.
Basta pubblicità. È ora di cambiare questo sistema di comunicazione invasivo che assorbe risorse economiche e creative per imporre sul mercato un’immagine più o meno falsa o incompleta del prodotto.
Il costo della pubblicità ricade su tutti e non solo sul cliente perché la pubblicità occupa spazi comuni, fisici, mentali, virtuali e dell’immaginazione. Il sistema pubblicità non è una rete ferroviaria o l’assistenza sanitaria; non è un servizio al pubblico voluto dalla collettività e tanto meno una necessità naturale come ci fanno credere.
La pubblicità dovrebbe comunicare il prodotto, le sue caratteristiche e la sua qualità. Perché è ciò che interessa al consumatore quando non è “drogato” dalla televisione e dai luoghi comuni.
Sulla rete ci sono segnali di un cambiamento: la pubblicità potrebbe anche diventare un’occasione di dialogo e di confronto tra aziende e consumatori, ma, per ora, prevale la preoccupazione di insinuarsi nelle abitudini degli utenti, carpirne il profilo e i desideri.
Presa diretta “Senza donne” del 26-09-2010
Organismo spagnolo di autocontrollo sulla comunicazione: AutoControl.