Testimonianze del passaggio e del passato.
Questa foto è stata scattata dal fotografo americano Timothy O’sullivan nel 1869 o poco dopo, nell’attuale El Morro National Park, durante esplorazioni geografiche e geologiche nel New Mexico. La scritta incisa nella roccia nel 1726 è di un militare spagnolo.
“Por aqui pazo el Alferes Joseph de Payba Basconzelos el ano que tuyo el cauldo (cabildo) del Reyno a su costa a 18 de Febo de 1726 Anos” (nota*)
L’Alfiere Joseph de Payba Basconzelos lascia un segno del proprio passaggio.
O’sullivan “immortala” l’incisione nella roccia che diventa così documento fotografico, oggi conservato nell’archivio della Library of Congress. Quel righello indica l’intento scientifico.
La foto di O’sullivan è testimonianza “scritta” di una testimonianza scritta. Il suo valore informativo è lo stesso dell’originale, anche se a migliaia di chilometri. Da questo punto di vista si potrebbe dire che il quanto d’informazione inciso da Joseph de Payba Basconzelos nel 1726 riappare solo nel 1873 quando O’sullivan lo fissa sulla lastra fotografica e inizia a circolare nelle città dell’est. Nella versione digitale la foto è a disposizione di curiosi e ricercatori nel sito della Library. Ogni volta che qualcuno legge la scritta nella fotografia, o visita il parco, il quanto d’informazione torna a manifestarsi: un puntino sul pianeta e nella storia si riaccende. (Perché? a che scopo? problemi personali o nazionali?)
Resta il dubbio sulla data. La lettura è incerta. Alcune fonti indicano 1626 o persino 1526, ma sono poco probabili. Altre iscrizioni del seicento testimoniano che non fu il primo spagnolo a passare di lì.
Col tempo le scritte sulle rocce del parco di El Morro sono diventate 2000, e dal 1920 sono protette, conservate e restaurate come reperti archeologici da mostrare ai visitatori.
Gunn, John Malcolm. (2013). Schat-Chen History, Traditions and Naratives of the Queres Indians of Laguna and Acoma. London: Forgotten Books. (Original work published 1917)
Campmates, A Story of the Plains, Author: Kirk Munroe.