Anassimandro, Mileto (610 – 546 p.e.v. circa): frammenti e citazioni
– [la natura dell’illimitato (infinito)]… è eterna e non invecchia. (fr. 3, Ippolito)
– Secondo Anassimandro la generazione non avviene per una trasformazione del principio primordiale, ma per la separazione dei contrari ad opera dell’eterno movimento. (Teofrasto)
– Gli altri fisici sostengono invece che dall’uno si separano i contrari in esso già contenuti, come dice Anassimandro. (Aristotele)
– Definiva principio ed elemento l’infinito (apeiron), senza caratterizzarlo come aria, acqua o altro. A suo avviso, le parti mutano, mentre il tutto è immutabile. In mezzo giace la terra e occupa il posto di centro, e ha forma sferica(?). La luna è luminosa in modo fittizio, ed è illuminata dal sole. Inoltre il sole non è più piccolo della terra ed è fuoco purissimo. (Diogene Laerzio)
– principio degli esseri è l’infinito… da dove infatti gli esseri hanno origine, ivi hanno anche la distruzione secondo necessità: poiché essi pagano l’uno all’altro la pena e l’espiazione dell’ingiustizia secondo l’ordine del tempo. (Simplicio)
– La terra è sospesa e non è sostenuta da niente, ma rimane nella sua posizione perché è a un’uguale distanza dalle parti… simile a una colonna di pietra…Gli astri sono un cerchio di fuoco distaccatosi dal fuoco cosmico e circondato d’aria; ci sono però degli spiragli, delle aperture a forma di tubo, dai quali si vedono gli astri… (Ippolito)
“Il filosofo della scienza Karl Popper definì quest’idea della terra: “tra le più audaci, rivoluzionarie e portentose […] di tutta la storia del pensiero umano” un’idea che anticiperebbe “in qualche misura la concezione newtoniana di forze gravitazionali immateriali e invisibili”. K. R. Popper, Congetture e confutazioni, p.239 [testo, pag.46]