Microbi che si nutrono di elettroni. La notizia non ha avuto ovviamente clamore come l’onda gravitazionale del Bib Bang. È scivolata via fra altre notizie scientifiche, fra quelle che per arrivare in evidenza dovranno dimostrare di avere applicazioni pratiche (s’intende economiche). In questo caso si accenna al settore farmaceutico. Però è una notizia suggestiva perché lascia immaginare (fantascienza, certo) la possibilità di trasformare ogni tipo di massa in energia, o di trasferire una massa in un’altra massa. Fantasie di un profano.
Ho voluto seguirne il percorso in rete, per curiosità e per verificare. Ho letto per la prima volta la notizia su Zite e l’ho ritrovata attraverso un tweet di greenreporter.it. Per risalire alla fonte ho usato il motore di ricerca perché, come accade spesso, non era indicata.
L’origine è l’articolo di Nature pubblicato il 26 febbraio 2014 (presentato il 29 luglio 2013), che ufficializza la scoperta dopo sette mesi di verifica (scientifica!). Ma non è da lì che la notizia decolla. Comincia invece da un articolo pubblicato sulla Harvard Gazette l’11 marzo 2014, che però circolava dal giorno prima attraverso eurekalert.org. Il pezzo è stato scritto da un giornalista dell’Harvard Gazette in un linguaggio divulgativo, con dichiarazioni dei ricercatori e spiegazioni che verranno riprese in diversi articoli online.
Nei passaggi “copia e incolla” e nei rimaneggiamenti si è insinuato un errore, lo stesso che ho ritrovato in Greenreport.it e in medciencia.com (spagna): Il responsabile del laboratorio Peter Girguis è diventato Peter Guirguis. Ho sperato di trovare un’origine “inglese” che potesse spiegare la trascrizione errata in spagnolo e italiano. Ma per ora nulla.
È un dettaglio che non cambia la scoperta. Mentre è interessante, e noioso nello stesso tempo, notare come viene presentata mettendola in relazione con la dieta alimentare: argomento che dovrebbe attrarre maggiormente l’attenzione dei lettori inesperti e inconsapevoli. Questa maledetta mania per cui bisogna sempre mostrare il lato pratico di una scoperta per sostenerne la validità, commerciale.
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Electron uptake by iron-oxidizing phototrophic bacteria (Nature – Received 29 July 2013 Accepted 05 February 2014 Published 26 February 2014)
These authors contributed equally to this work
E.J. Gardel & C. Vidoudez
Affiliations
Department of Organismic and Evolutionary Biology, Harvard University, 16 Divinity Avenue, Cambridge, Massachusetts 02138, USA
A. Bose, E.J. Gardel, C. Vidoudez, E.A. Parra & P.R. Girguis
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Read our latest paper on extracellular electron transfer in Nature Communications (girguislab.wordpress.com – 7 marzo 2014)
Plenty of strange diets have captured the public imagination over the years, but Harvard scientists have identified what may be the strangest of them all — sunlight and electricity.
Getting to the source (Harvad Gazette – 11 marzo 2014) autore Peter Reuell, Harvard Staff Writer)
Plenty of strange diets have captured the public imagination over the years, but Harvard scientists have identified what may be the strangest of them all — sunlight and electricity. Led by Peter Girguis, the John L. Loeb Associate Professor of the Natural Sciences, and Arpita Bose, a postdoctoral fellow in organismic and evolutionary biology, a team of researchers has demonstrated that the bacterium Rhodopseudomonas palustris can use natural conductivity to pull electrons from minerals located deep in soil and sediment while remaining at the surface, where it absorbs the sunlight needed to produce energy. The study was described in a Feb. 26 paper in Nature Communications.
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A shocking diet: Researchers describe microbe that ‘eats’ electricity (eurekalert.org – 10 marzo 2014)
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Una dieta scioccante: ecco il microbo che mangia l’elettricità (Greenreport.it – 13 marzo 2014)
In parole semplici, il team guidato da Peter Guirguis, del Department of organismic and evolutionary biology dell’Harvard university, sostiene che un comune batterio, il Rhodopseudomonas palustris , può usare la conduttività naturale per estrarre a distanza elettroni dai minerali del sottosuolo, mentre resta in superficie per assorbire la luce del sole necessaria per produrre energia. La ricerca dimostra che il processo Eet produce lo spostamento di elettroni dentro e fuori le cellule. Guirguis spiega: «Quando si pensa all’energia elettrica e agli organismi viventi, la maggior parte delle persone immagina subito “Frankenstein” di Mary Shelley, ma abbiamo capito da tempo che tutti gli organismi utilizzano effettivamente elettroni – ciò che costituisce l’elettricità – per fare il loro lavoro. Al centro di questo lavoro c’è un processo chiamato extracellular electron transfer, che comporta lo spostamento di elettroni dentro e fuori dalle cellule. Quello che siamo riusciti a dimostrare è che questi microbi assumono energia elettrica, che va nel loro metabolismo centrale, e siamo stati in grado di descrivere alcuni dei sistemi che sono coinvolti in questo processo».
Dieta de “shock”: Descubren microbios que se alimentan de electricidad (medciencia.com – 13 marzo 2014) – Guirguis
Según los investigadores de Harvard, dirigidos por Peter Guirguis y cuyo estudio se ha publicado en Nature Communications, la bacteria Rhodopseudomonas palustris es capaz de usar la conductividad natural para extraer electrones de los minerales del subsuelo mientras permanece en la superficie absorbiendo la luz solar necesaria para producir su propia energía.
Finalmente, una de las cuestiones a solucionar por estos científicos era el proceso de obtención de electrones del subsuelo y seguir la exposición solar. Según Guirguis, las bacterias han desarrollado una estrategia inusual, ya que parecen absorber los electrones a través de minerales conductores. Crean cristales que precipitan a su alrededor, y con el tiempo se hacen conductores y actúan como circuitos, facilitando a los microorganismos la obtención de la electricidad.
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Deep-sea battery comes to light – Microbes fuel electrical current at hydrothermal vents (sciencenews.com – 9 dicembre 2011)
“The amount of power produced by these microbes is rather modest,” said Harvard biologist and engineer Peter Girguis, who presented his research December 5 at a meeting of the American Geophysical Union. “But you could technically produce power in perpetuity.”