In sintesi le quattro teorie di fisica sul tempo, che ho riassunto dopo l’ascolto della conferenza di Carlo Rovelli sul tema: Il tempo non esiste?
1 – il tempo come linea (descritto da una variabile r) – fisica newtoniana. Teoria affidabilissima per ingegneri e per la vita quotidiana. Non va bene in alcuni casi, per calcolare il moto di mercurio e nei buchi neri.
2 – spazio-tempo, la teoria generale della relatività 1915. Teoria molto affidabile. Sempre confermata dagli esperimenti.
3 – struttura quantistica dello spazio-tempo. Teoria fisica sulla relatività quantistica. Teoria che esiste nelle equazioni ma non esiste ancora nessuna conferma sperimentale. E soprattutto non raccoglie un consenso completo.
4 – emergenza del tempo. Teoria del tempo termico.
Il tempo non fa parte della struttura fondamentale del mondo. Quello che noi percepiamo come tempo individuale, è il nostro tempo locale, qui per noi ora; non è altro che un’approssimazione di tante variabili rispetto alla microfisica di quello che succede attorno a noi, a livello microscopico.
Carlo Rovelli: Il tempo non esiste. (Incontro all’Auditorium di Roma, Festival delle scienze – 2012)
In rete una trascrizione della conferenza a cura di Neurone Proteso.
Citazione: “Noi abbiamo una percezione del mondo che non è il dettaglio minuto dello spaziotempo, la scala piccolissima in cui vale la gravità quantistica, la cosiddetta scala di Planck. Non è che quella schiuma di spaziotempo. Noi abbiamo un’immagine molto grossolana del mondo. La maggior parte dei dettagli microscopici della realtà non li vediamo. Noi vediamo solo qualcosa. Noi non vediamo il mondo nella sua complessità, lo vediamo molto semplificato. È solo in questa semplificazione, in questa visione approssimativa statistica, che nasce l’ordine dello spaziotempo e, in particolare, nasce l’ordine del tempo lineare. Io credo che questa nascita riguardi, non tanto il mondo in sé, ma il modo in cui noi vediamo il mondo, il modo in cui noi organizziamo il mondo. Questo vuol dire, quindi, che non è un unico Shiva che danza e che tiene su il mondo, ma siamo noi, nella nostra percezione del mondo che creiamo il tempo che passa. Io penso, alla fine, anche se non ho idee chiare di come, in che modo, che il tempo siamo noi.”