(appunti ritrovati su vecchi fogli, da rivedere o aggiornare!!)
CITAZIONI
“Noi non vediamo la luce, noi vediamo con la luce.” – Edwin Land
“Poi rimase solo la luce.” – R. Pierantoni
“Tuttavia, il giorno poco a poco torna a sorgere; gli occhi, così a lungo costretti all’ascurità, l’intravedono, si richiudono, vi si abituano lentamente, fissano infine la luce, ed il genio ritorna sulla terra, da cui il fanatismo e la barbarie lo avevano isolato.” – Jain Antoine Nicolas Caritat marchese di Condorcet (Saggio sui progressi del destino umano)
“Ma poiché ogni cosa ha avuto nome luce e notte, e tali nomi, secondo le forze che esprimono, furono apposti a questo e a quello, tutto è pieno ad un tempo di luce e d’invisibile notte ambedue in pari misura, poiché niente partecipa di nessuna delle due.” – Parmenide
“Dice: the soft blob of light plopped and burst on the open page. E’ quando Gragnon sta leggendo Gil Blas, lo ricordo. La morbida bolla di luce gocciò e si ruppe sulla pagina aperta.” – L. Bianciardi
“Le informazioni che i nostri occhi sono capaci di trasmettere al cervello sono così varie e molteplici che ne rimarremmo immediatamente sommersi se dovessimo prestare attenzione a tutti i messaggi che ci provengono dall’ esterno. La nostra percezione deve essere, e lo è sempre, selettiva.” – E.H. Gombrich
“Il tronco, i rami e le foglie li vedono tutti, ma vedere le radici è difficile. Richiede un occhio addestrato ad indagare al di sotto del visibile, richiede l’educazione dell’occhio della mente. In superficie, con l’occhio del corpo, si percepisce il contingente e il mutevole, ma solo con l’occhio della mente si vede ciò che è immutabile, e ci si accorge della necessità che governa il contingente.” (157) – M. Piattelli Palmarini
“L’evoluzione degli animali superiori e degli uomini e il risvegliarsi della coscienza a un determinato livello. L’immagine è pressapoco questa: nonostante tutte le vibrazioni dell’etere che lo riempiono, il mondo è buio. Ma un giorno un uomo apre il suo occhio che vede. E si fa chiaro.” – L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche 1941-1949
bibliografia
Occhio e cervello, R.L. Gregory,Il saggiatore.
Occhio, cervello e visione, D.H. Hubel, Zanichelli.
L’occhio e l’idea. Fisiologia e storia della visione, Ruggero Pierantoni, Boringhieri.
L’occhio e l’immagine, Ernst Gombrich, Einaudi.
La metafora dell’occhio, in “Saggi critici”, Roland Barthes, Einaudi.
Luce, colore, visione, .Andrea Frova, Editori Riuniti
La vista e i colori, Arthur Schopenhauer, SE.
La teoria dei colori, J.W. Goethe, Il Saggiatore.
L’occhio e l’immagine, Ernst Gombrich, Einaudi.
Arte e cervello, Lamberto Maffei e Adriana Fiorentini, Zanichelli.
L’atto di guardare, Wim Wenders, Ubulibri.
Percezione visiva, Maurice H. Pirenne, Muzio.
Storia dei colori, Manlio Brusatin, Einaudi.
Arte del colore, Johannes Itten, Il Saggiatore.
Osservazioni sui colori, Ludwig Wiittgenstein, Einaudi.
Storia della luce, V. Ronchi
Monologo sulle stelle, Ruggero Pierantoni, Bollati Boringhieri
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SUGGESTIONI
Il newtonianismo per le dame, ovvero dialoghi sopra la luce e i colori, (Algarotti 1737-8)
Physiologie de l’homme de lumiere dans le soufisme iranien, H. Corbin.
Cronologia (incompletissima) 1672 – Isaac Newton rende ufficialmente pubblici i risultati della sua ricerca sulla scomposizione della luce ottenuta con un prisma.
1678 – Dutchman Christiaan Huygens scopre la polarizzazione della luce.
1801 – Thomas Young pubblica i principi di interferenza della luce, la teoria ondulatoria.
1815 – Augustin Fresnel dimostra la teoria ondulatoria della luce, secondo cui si propagherebbe come un’onda. L’ipotesi di Newton era, invece, quella di considerare la luce in forma di corpuscoli. Per spiegare la propagazione ondulatoria della luce divenne necessario rivedere l’idea di “etere” considerando i suoi comportamenti uguali a quelli di un corpo solido.
1853 – Viene calcolata per la prima volta la velocità della luce nell’acqua dal francese Leon Foucault.
1887 – Michelson e Morley dimostrano che la velocità della terra non influisce sulla velocità della luce.
1900 – Max Planck sviluppa il concetto di quanto d’energia.
1905 – Einstein pubblica la Teoria della relatività ristretta, in cui si dice tra l’altro che la velocità della luce è costante. Nello stesso anno pubblica un saggio sull’effetto fotoelettrico, in cui riprende il concetto di fotone introdotto da Planck per spiegare la proporzione inversa fra lunghezza d’onda e dimensione dei quanti di luce: più è bassa la frequenza maggiore è l’energia del fotone. Sempre nello stesso anno pubblica la formula ( E=mc2.) che stabilisce l’equivalenza fra massa ed energia.
1923 – Un esperimento di Arthur Holly Compton dimostra l’esistenza dei fotoni, e conferma che la forma della luce è sia di onda sia di particella.