“Il grande presunto tormento del nostro secolo è la mancanza di tempo; è per questo, e non per un disinteressato amore per la scienza, e men che meno per saggezza, che dedichiamo una così alta percentuale dell’ingegnosità e dei redditi della nostra società a trovare modi più rapidi per fare le cose, come se l’obiettivo supremo non fosse quello di avvicinarsi ad una perfetta umanità, ma alla perfetta istantaneità del fulmine.
Per Charles invece, come per tutti i suoi contemporanei dello stesso livello sociale, l’indicazione di tempo dell’esistenza era decisamente l’Adagio. Il problema non era di trovarvi il posto per tutto ciò che si aveva voglia di fare, ma di tirare in lungo ciò che si faceva in modo da occupare i vasti colonnati di tempo libero a disposizione.”
(La donna del tenente francese, di J. Fowles, 1969)