Milano è una Brutta Bestia che vuole divorarti ma tu la colpisci al fegato e lei ti schiaccia e tu la disprezzi e lei si apre sotto di te come una voragine e allora pensi di fuggire ma lei cerca di azzopparti e tu prendi una trave per ficcarla nel suo unico occhio ma lei ride e …
Mi piacerebbe capire meglio questa stupida idea che a Milano si lavora!
Invece, Milano è così bella, romantica, aperta al cielo, accarezzata dalla foschia o tersa dal vento, avvolta di misteri, attraversata da correnti intense di idee, con angoli nascosti tutti da scoprire. Una città moderna dove il vecchio conserva la propria identità. Monumenti illuminati da luci perfette disegnano la storia della città. I lampioni sono scomparsi e gli abitanti camminano di notte per le strade di una città libera dalle auto parcheggiate, solo biciclette e ciclomotori elettrici. I cittadini di Milano passeggiano, chiacchierano, mangiano il gelato e portano gli anziani a spasso. Ci sono bambini felici che si muovono ballando e gridano sussurrando. Genitori a cui brillano gli occhi e nonni che sospirano sorridendo. I giovani tirano l’alba cantando suonando e scopando. I parchi sono sempre aperti e folle di bambini cinguettano nell’aria pulita. Dovunque si respira un’aria fresca che in certe zone è persino profumata. Montenapoleone sa di gelsomino, via Torino di vaniglia e la circonvallazione esterna di latte e di formaggi. Quando il cielo è limpido si guardano le stelle e quando c’è la luna piena, sopra il castello si alzano altissimi fuochi d’artificio che non inquinano che sanno di pioggia e profumano di terra bagnata.
Piante e fiori adornano tutti i balconi e spargono nell’aria i loro petali insieme al profumo della primavera (anche in estate e inverno, un’ora al mattino, una al pomeriggio e un’ora di notte, mai la stessa del giorno precedente).
La vegetazione lussureggiante della periferia dove architetti geniali hanno lasciato libera la fantasia, trasformando quartieri squallidi in villaggi immersi nel verde collegati da un’armoniosa rete di piste pedonali, ciclabili e volanti per i disabili. Moderne metropolitane portano velocemente ai centri, tanti centri, della città. Ogni stazione della metropolitana è una galleria d’arte e sulle pareti compaiono le immagini di grandi e piccole opere. Oggi, sulla linea 8, mostra degli impressionisti da Monet a Morisot (disponibile collegamento wi-fi per descrizione e commento della mostra, inoltre chi risponde al test finale guadagna ore di lavoro o di studio).
All’uscita di San Babila ogni sera un concerto di musica classica, mentre a Trenno si partecipa a un rave. E a Porto di mare si fa musica etnica a tema. La Stazione Centrale è un grande centro commerciale che non chiude mai: giorno e notte milioni di persone vi entrano per acquistare, per mangiare, per divertirsi. Per pensare invece c’è la Grande Biblioteca Universale e Digitale, il Duomo, a cui si può accedere per riflettere, o per consultare tutte le opere e persino per scambi culturali con tutto il mondo.
Milano è una città aperta a tutti e ogni giorno celebra il rito dell’happy hours per accogliere i visitatori e i viandanti con un gigantesco buffet che va da piazzale Loreto a San Babila e dall’Arco della Pace sino al cimitero minore. Gli abitanti di milano sono persone espansive e dolci che ti accolgono sempre con abbracci e baci. Sono spensierati e camminano con gli occhi al cielo perché tutti i cani portano le mutande. I passaggi pedonali ora sono per le auto ecologiche e nelle strade, trasformate in tappeti erbosi e percorsi della salute, ogni giorno è di festa. Perché a Milano non si lavora, ci si rilassa.