Fermare l’odio – Canfora

Luciano Canfora, video intervista  dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

Nel 1942 Bertold Brecht annotava nel suo diario che un fascismo americano avrebbe delle fattezze democratiche. Sembra un paradosso, ma noi abbiamo avuto la “fortuna” storiografica di vedere questo in carne e ossa fino al gennaio scorso quando l’inquilino della casa bianca, non senza qualche tentativo sovversivo, ha finalmente lasciato il campo. Ma dietro di sé ha lasciato 74 milioni di elettori, cioè la bomba politico-sociale da cui è venuto fuori il trumpismo è ancora innescata e questo ci dovrebbe far riflettere al di là del perbenismo lessicale che ogni tanto pervade i nostri giornali.

Il filo spinato non serve a nulla e prima o poi dovremo condividere la ricchezza con gli altri.

Semplificando all’osso si potrebbe dire che i due sentimenti fondamentali che muovono gli esseri umani siano da una parte l’egoismo di cui l’odio è un corollario, e dall’altro la capacità di interessarsi costruttivamente dell’altro, cioè l’altruismo.

Riferendosi a Salvini e alla lega: la loro disinvoltura consiste nel tatticamente cambiare atteggiamento rimanendo sempre se stessi.

gli intellettuali… è un ceto che vive incrostato ai polpacci del potere, attende gratificazioni, è anche dotato di antenne un po’ prensili, per cui un po’ prima degli altri fiutano da che parte va il vento e si infilano da quella parte. 

il rumore di fondo è stato: le ideologie non ci sono più e per fortuna sono morte: questo è stato il principale contributo all’abbassamento della tenuta morale delle persone. È passato il messaggio che i grandi concetti, i principi di giustizia per i quali conviene battersi sono delle vuotezze, delle vacuità. Risalire la china sarà difficile perché riproporre delle grandi idealità quando non ci sono più corpi politici organizzati a sostenerle diventa un’opera predicatoria, affidata a soggetti fragili.

esiste una miriade di soggetti che si danno da fare per aiutare il prossimo, tutto questo potrebbe pesare politicamente solo se prendesse corpo in forma organizzata.

Europa è un concetto usato con retorica disgustosa.

Diogene di Enoanda (A. Casanova, I frammenti di Diogene d’Enoanda, ): I confini tra gli stati sono una invenzione perché esiste un’unica casa per tutti gli esseri umani che è la terra.