Una sola narrazione porta fuori strada, di Adriano Favole, maggio 2022
Se solo tenessimo a bada le nostre ambizioni coloniali di dominio degli altri umani e non umani, passeremmo facilmente da una visione di esseri in balìa dell’ambiente, alla concezione dell’ambiente come bàlia che si cura degli esseri viventi. È una questione di possibilità. Finché ci affideremo a un pensiero unico del progresso e della transizione ecologica, rimarremo nel pantano di una grande narrazione ambientale nascosta o riemergente solo attraverso i disastri. Rimarremo immersi nell’idea consolante e reazionaria sec ondo cui “tanto non esistono alternative”.