Ideologie e corpi politici

Canfora: difficile proporre grandi idealità quando non ci sono più corpi politici organizzati.

“Una delle cause dello scadimento è anche quella nefasta contestazione delle cosiddette ideologie. A parte che la parola è usata in maniera abbastanza incolta ma grosso modo quelli che gioiscono dicendo “la fine delle ideologie” sono quelli che pensano che l’assertore di grandi valori sia un individuo negativo, un personaggio dal quale stare alla larga e di cui celebrare la sconfitta.

Quindi grandi idealità e grandi pensieri vengono definiti ideologie e si gioisce perché sarebbero morte. Questo è stato martellato da strumenti molto pervasivi, si pensi alla infinita serie di emittenti televisive, di grandi giornali, di tutti gli strumenti che formano l’opinione. Sommando tutto questo il rumore di fondo è stato non solo le ideologie non ci sono più ma per fortuna sono morte. Questo è stato il principale contributo all’abbassamento della tenuta morale delle persone. In primis coloro che frequentano le scuole e largamente ricevono un prodotto scadente, vuoto. Anche per ragioni materiali, cioè lo sconforto in cui si trovano i docenti, gli insegnanti, quelli italiani in particolare. Ma la causa principale è che è passato il messaggio che i grandi concetti, i principi di giustizia per i quali conviene battersi sono delle vacuità.

Risalire la china sarà difficile perché riproporre delle grandi idealità, quando non ci sono più corpi politici organizzati a sostenerle, diventa un’opera predicatoria affidata a soggetti fragili che vanno e vengono.

Esistono delle strutture molto esili, ma a loro modo efficaci, che si battono concretamente per salvare le vite delle persone che affogano nel mediterraneo. Non esiste un partito politico di queste organizzazioni, esiste una miriade di soggetti che si danno da fare per aiutare il prossimo. Tutto questo potrebbe servire anche politicamente se prendesse corpo in una forma organizzata, incisiva nella vita degli stati. “

Da una intervista a Luciano Canfora, (min. 28:30)