La crisi del trecento

Da un video di Alessandro Barbero: La crisi del trecento.

Dopo due secoli di lenta crescita della popolazione e di sufficiente sviluppo dell’agricoltura, all’inizio del XIV sec. inizia una crisi di sovrappopolazione in concomitanza con un abbassamento delle temperature.

Le piccole innovazioni nell’agricoltura non permettono di soddisfare i bisogni di una popolazione impoverita. Quella che fino ad allora era stata la soluzione, ossia aumentare il terreno coltivato, non è più possibile. anzi il disboscamento ha messo in crisi quella che è l’unica fonte di energia: il legno.

(trovare qualche indicazione storica sul cambiamento del clima e degli usi e costumi dell’epoca)

1315-16-17 Prima grande carestia in Europa – piove sempre. Si andrà avanti ancora per una generazione, anche se la carestia non raggiungerà questo picco, non sarà più possibile dare da mangiare a tutti. La gente più povera e sottonutrita è ovviamente la più colpita.

1347 – malattia  infettiva arriva dall’asia; chiamata peste in riferimento ad altre malattie contagiose del passato, ma non sappiamo quale fosse.

1349 – la peste si diffonde in Italia centrale e meridionale (vedi Boccaccio), in Inghilterra e in Scandinavia

Un terzo della popolazione muore.

Immediatamente dopo c’è una ripresa delle attività produttive e commerciali. Riprende la crescita della popolazione.

1361 – riesplode l’epidemia e si diffonde in tutt’Europa. Il numero dei morti è minore della precedente, ma colpisce soprattutto i bambini. 

Ogni 13/15 anni la peste ritorna e uccide il 10/15% della popolazione, fino all’inizio del quattrocento.

1371/74 – altra epidemia

1381 – epidemia

1399 – epidemia molto violenta

All’inizio del quattrocento la popolazione è la metà di quella di un secolo prima.

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Nel duecento si comincia a produrre la carta. E nel trecento è diffusa ovunque.

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Nel trecento si diffonde la coltivazione della vite, e nelle città cresce il numero dei macellai.

L’allevamento di animale richiede più terreno a pascolo, e per questo si sviluppano le reti d’acqua (canali e rogge).

Si sviluppa anche la produzione dei formaggi.

Produzione di panni di lana scadenti. Arriva il cotone dall’egitto e si produce il panno per abiti economici.t

La guerra è parte del motore economico dell’epoca. L’accumulazione di ricchezze continua a funzionare nel trecento nonostante le tragedie.

1358 – rivolta della Jaquerie

1378 – rivolta dei Ciompi