Tredici canzoni urgenti

Tredici canzoni, di Vinicio Capossela scritte fra febbraio e giugno del 2022 e registrate nei mesi seguenti. Hanno collaborato all’album: Mara Redeghieri, Margherita Vicario, Irene Sciacovelli, Sir Oliver Skardy, Cesare Malfatti, “Don” Antonio Gramentieri, FiloQ, Andrea Lamacchia, Alessandro “Asso” Stefana, Piero Perelli, Taketo Gohara, Mauro Ottolini, Michele Vignali, Daniela Savoldi, Niccolò Fornabaio e il Maestro Raffaele Tiseo.

Album – titoli brani

Il bene rifugio
All you can eat
La parte del torto
Staffette in bicicletta
Sul divano occidentale
Gloria all’archibugio
Ariosto Governatore
La crociata dei bambini
La cattiva educazione
Minorità
Cha cha chaf della pozzanghera
Il tempo dei regali
Con i tasti che ci abbiamo

teatro Arcimboldi novembre 2023
teatro Arcimboldi novembre 2023

“Manconi dice che la prima condizione imposta dalla detenzione è la riduzione in stato di minorità, un’incapacità di essere padroni della propria volontà, di assumersi le proprie responsabilità e di diventare compiutamente adulti. Il sistema schiaccia l’individuo. Il carcere è il buco nero della nostra coscienza. Ce lo diceva anche Fabrizio De André, che ha scritto una canzone meravigliosa come Nella mia ora di libertà.” (intervista Internazionale-Capossela)

“Quando le emergenze sono gestite ad arte dalla propaganda, il livello di pericolo aumenta. C’è chi scrisse che la prima vittima della guerra è la verità. Questo perché c’è una narrazione che premia sempre la paura – dice il cantautore – il disco nasce per un attaccamento alla vita e per un senso del pericolo che mi hanno spinto a scrivere. Tutto questo consapevole dei nostri, dei miei, limiti. ‘Il tempo dei regali’ parla proprio di questo. Dei limiti”. (intervista…)

Sul divano occidentale, si è vittime di una continua pressione informatica, bombardati di emergenze, «fino a cadere esanimi sul divano, aspettando la consegna del cibo ordinato a domicilio»

La crociata dei bambini ispirato al poema di Bertolt Brecht La crociata dei ragazzi (1942)

La parte del torto, ispirato ad una celebre frase di Bertolt Brecht (“Ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano occupati”) e dal forte contenuto politico.

«Se Brecht poteva dire che ‘dato che i posti buoni erano occupati, ci siamo seduti dalla parte del torto’, ora il torto non è più appannaggio delle forze che lottano per la libertà. La parte del torto, oggi orgogliosamente rivendicata da destra, è ormai quella in cui ci siamo messi tutti, in una lotta di mera contrapposizione che vanifica e neutralizza il concetto stesso di ‘parte del giusto’».

Staffette in bicicletta, I nomi che vengono citati uno dopo l’altro nel testo del brano appartengono alle staffette partigiane ricordate su un muro di cemento del comune di Scandiano (RE)

Gloria all’archibugio. «Dall’archibugio al drone, ai missili nucleari, sono passati cinquecento anni e l’uomo ha sempre più perfezionato l’arte e la scienza di distruggere se stesso e il mondo che abita».

Con i tasti che ci abbiamo, «una melodia si può ottenere anche solo usando i tasti ancora rimasti»