Il sipario – M. Kundera

Il Sipario, di Milan Kundera (2004) citazioni La nostra coscienza della continuità è tanto forte da intervenire nella percezione di ogni opera d’arte. è solo nel contesto dell’evoluzione storica di un’arte che è possibile cogliere il valore estetico ed è solo…continua →

Uguale ma…

Una stranissima eppur costante incoerenza è questa, che lascia l’uomo sempre uguale a se stesso, ma introduce continuamente delle contraddizioni nella sua condotta e nelle sue opinioni. (Il bastardo primordiale, di Tom Sharpe 1978)continua →

Lanfranco

La porta di casa è aperta. Davanti, ci sono due donne giovani sedute sui gradini. Chiacchierano, e mentre parlano sbucciano i fagioli che tengono nel grembiule. Li separano dalla buccia e li gettano in una pentola di alluminio appoggiata sul…continua →

Come piante

come piante che vivono sotto lo specchio dell’acqua hanno radici e foglie nella luce si muovono al ritmo del ruscello tra ombre trasparenti e raggi riflessi l’acqua senza aria l’aria senza acqua ma sotto la pelle di vetro infrangibile intrigo…continua →

L’anima del libro

“Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi l’ha scritto e di coloro che l’hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso. Ogni…continua →

Lune de miel

Au fond de nos yeux se pendaiant de jolis calculs orientés vers l’avenir comme ceaux des murs de prisons. (André Breton)continua →

La “Macchina”

“La macchina non rappresenta più il sociale, la macchina è il sociale, nel senso che i suoi modelli di simulazione possono rappresentare il sociale solo nell’atto stesso di produrlo.” (2005 ?) (da Alfabeta, di C. Formenti)continua →

Inconscio svizzero

Fuma sigari Brissago il sergente, poi commissario di polizia a Berna, Jakob Studer, personaggio creato negli anni 900venti da Friedrich Glauser.continua →

Tutto

Tutto, poesia di Wislava Szymborska. Va letta con accompagnamento di gesti alle parole.continua →

Il tempo di lettura previsto

“Leggévo dalla mattina alla sera, questo sì, ma prendereste una bèlla tòppa se lo consideraste un ségno di spéssore umano. O peggio, di sensibilità. Con un salamelècco postumo a Clara dèvo qui riconoscere, a denti strétti, tutta la mia bassézza.…continua →